La nostra vita è più importante dei vostri soldi.
Il debito che aumenta nel nostro paese per colpa di scelte politiche che mirano a salvaguardare l’interesse di pochi si ripercuote ogni giorno sulla fascia più povera della popolazione, che col passare del tempo si allarga sempre di più. Oggi quasi tutti hanno difficoltà a pagare un fitto, a permettere ai propri figl
Il sociale e la solidarietà sono l’alternativa all’alienazione.
Siamo artisti, artigiani, agricoltori, laureati,disoccupati, famiglie. Siamo vittime di un debito che non è nostro, tutti precari senza futuro.
In mancanza di luoghi di aggregazione, case, servizi, circondati da speculazioni edilizie e da sprechi, scegliamo di occupare, per riappropriarci del patrimonio immobiliare in quanto bene della collettività, abbandonato dalle istituzioni per favorire le banche e i privati che hanno interessi forti nell’aumento dei prezzi di mercato.
Rivendichiamo reddito, case e cultura
I poteri forti stanno attuando l’ennesima speculazione edilizia nella nostra città e noi in risposta abbiamo scelto di occupare un simbolo della cultura, una ricchezza sociale abbandonata al degrado.
Invitiamo i cittadini alla liberazione ed alla riappropriazione di questo spazio trasformandolo in un bene comune per produrre arte, cultura, contenuti e saperi.
Noi tutti abbiamo il dovere di ridare vita a questo spazio attraverso proposte in assemblee pubbliche che si terranno ogni giorno a partire da oggi pom 17.
Costruiamo insieme il nostro mondo e il nostro futuro.
La scuola occupata è in via G. Paesano n. 4
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