STIAMO ANDANDOVERSO UN NUOVO CATASTROFICO CONFLITTO MONDIALE
A distanza di 25 anni dalla prima aggressione all’Iraq da parte di una coalizione a guida USA, i teatri di guerra si sono moltiplicati.
Le guerre in Iraq e Afghanistan, ancora in atto, quelle in Libia e Siria, risultato della destabilizzazione e dell’intervento di USA ed Europa, le tensioni armate tra Turchia e Russia, il conflitto per procura tra l’Occidente e la Russia in Ucraina, la militarizzazione del Mare della Cina e le tensioni di questi giorni tra Arabia Saudita ed Iran, indicano che siamo davanti ad una escalation militare che può portarci diritti verso un nuovo catastrofico conflitto mondiale.
Ad attizzare l’incendio che divampa in Medio Oriente, in Africa e persino ai confini europei, contribuisce anche l’Italia, dasempre in prima fila negli interventi militari occidentali. Solo pochi giorni fa, il governo Renzi ha inviato 450 militari nella zona di guerra di Mosul, in Iraq e, con la scusa di stabilizzare il paese e fermare l’avanzata dell’ISIS, si sta preparando a mandare in Libia un grosso contingente italiano, candidandosi a guidare il nuovo intervento occidentale in quel paese.
Come se non bastasse, l’Italia non solo è ai primi posti nell’esportazione di armi fornendo a paesi in guerra i più sofisticati strumenti di morte, ma continua ad aumentare le proprie spese militari. Infatti, il governo, mentre ci chiede continui sacrifici per “uscire dalla crisi economica”, mentre taglia la spesa pubblica (pensioni, trasporti, sanità e scuola), mentre riduce gli ammortizzatori sociali lasciando i senza lavoro nella disperazione, spende in strutture militari, armamenti, missioni all’estero, circa 80 milioni al giorno (oltre 30 miliardi l’anno).
Di fronte al rischio sempre più vicino di una terza guerra mondiale, che vista la crescita degli arsenali atomici rischia di essere nucleare, è necessario costruire un’opposizione forte alla guerra e al militarismo. E’ necessario opporci a questo sistema che produce guerra e povertà per difendere i privilegi delle classi dominanti.
Ne parleremo
Venerdì 15 gennaio 2016
Ore 17,00 – c/o Domus Ars – Via Santa Chiara, 10 Napoli
in occasione della
Presentazione del libro di Manlio Dinucci
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