Intendiamo precisare, anzitutto, che i diretti interessati non hanno ricevuto avvisi di nessun tipo e che l’articolo pubblicato su “Metropolis” il giorno 5 gennaio 2016 sembra specificare che il giudice abbia richiesto l’archiviazione.
Aggiungiamo, inoltre, che la faccenda sembra oltrepassare il ridicolo: le frasi “incriminate” sono da sempre perno della nostra lotta.
Ribadiamo con forza che quella che si vuole attuare sul lungomare di Pastena è una speculazione edilizia in piena regola che cancellerebbe circa 1 km tra spiagge libere e spazi a pubblica fruizione, che il vincolo paesaggistico preesistente è stato ignorato e che l’opinione di diversi legali era ed è che il permesso a costruire sia scaduto (in quanto scaduti i termini per l’inizio della cantierizzazione).
Tutto questo è opinione comune e condivisa dalle migliaia di persone che in questi anni hanno vissuto il Porticciolo, partecipato alle iniziative del Comitato e firmato la petizione; migliaia di persone combattive e determinate a lottare contro i mostri di cemento che oramai soffocano la nostra città e che iniziano a soffocare anche il nostro mare.
Si tratta, quindi, solo di un atto becero di intimidazione al quale non intendiamo cedere.
Gli abitanti di Pastena, di Salerno, il Comitato non si fermano: il giorno 17 Gennaio, infatti, ci sarà la tradizionale Vampa di Sant’Antuono ad accendere di speranza il nuovo anno con musica e buon cibo.
Come tutti gli anni “si brucia il vecchio per accogliere il nuovo” e, quest’anno, speriamo vivamente che questo sciagurato progetto che si ostinano a chiamare “di riqualificazione” (ma che è in realtà un progetto di speculazione) sia definitivamente bruciato.
Pastena il porto non lo vuole!
Giù le mani dal porticciolo!
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