Le realtà che difendono la salute e l’ambiente si schierano con il Movimento Bros contro la criminalizzazione delle lotte sociali
I comitati, le realtà territoriali, gli attivisti che lottano in difesa della salute e dell’ambiente in Campania esprimono piena solidarietà al movimento dei precari BROS colpito in questi giorni da un assurdo e ridicolo disegno di criminalizzazione giudiziaria e mediatica. In particolare esprimiamo la nostra vicinanza ai precari di Napoli ed Acerra sottoposti ad arresti domiciliari e misure restrittive per essersi organizzati e mobilitati a difesa di un diritto tanto riconosciuto quanto calpestato come quello al lavoro. Come avviene per le lotte in difesa della salute e dell’ambiente, ultimi in ordine di tempo i provvedimenti restrittivi contro gli attivisti di Giugliano, le mobilitazioni per legittime istanze sociali vengono trasformate ancora una volta in disegni criminosi da perseguire, evidenziando in tal modo l’assenza e l’inadeguatezza di risposte politiche da parte di una classe dirigente responsabile della devastazione ambientale e sociale dei nostri territori.
Vale la pena ricordare che tra i primi a denunciare ed a mobilitarsi contro lo scempio della gestione dei rifiuti urbani ed industriali sono stati proprio i movimenti dei precari e dei disoccupati organizzati, che in questi anni insieme ai comitati ambientalisti, hanno partecipato a tutte le mobilitazioni in difesa della salute e dell’ambiente, ben prima che le istituzioni fossero costrette ad accorgersi della “terra dei fuochi”.
Insieme al movimento dei precari BROS ed altre realtà di base oltre a sostenere le comunità in lotta in giro per la Campania, abbiamo organizzato decine di iniziative di sensibilizzazione e costruito convegni di carattere internazionale sulla gestione virtuosa e sostenibile dei rifiuti, fino a proporre un piano alternativo d’avanguardia capace di tutelare salute/ambiente ed allo stesso tempo di fornire significative risposte occupazionali. Sempre con l’apporto fondamentale dei BROS, fu possibile organizzare a scopo dimostrativo, la prima raccolta differenziata porta a porta autorganizzata nel centro storico di Napoli, quando le istituzioni nemmeno ne ipotizzavano la possibilità.
Per tutte queste ragioni sosterremo la mobilitazione per l’immediata liberazione dei precari e delle precarie del movimento BROS e l’annullamento dei provvedimenti restrittivi che ridicolizzano la stessa magistratura. Invitiamo le altre realtà di base, i comitati, le personalità sensibili dell’arte e della cultura a prendere apertamente parola a sostegno degli attivisti perseguiti e contro la criminalizzazione del movimento BROS.
Ci auguriamo infine che vengano finalmente sbloccati dalla Regione Campania, vero responsabile politico della persecuzione contro i BROS, i fondi governativi per essi stanziati, ed al più presto utilizzati per fornire risposte sul piano dell’ occupazione e dell’ambiente.
In questo drammatico frangente, Il vero crimine non può essere quello di mobilitarsi per il lavoro, il reddito, la difesa della salute e dell’ambiente, piuttosto da mettere sotto accusa è l’inerzia istituzionale.
Lunedi ore 9.30 piazzale Cenni (centro direzionale – nei pressi del tribunale) Conferenza Stampa per la libertà di movimento
Rete Campana Salute Ambiente
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