Mercoledi 11 Aprile il Collettivo Studentesco Cavese sarà in piazza per il diritto alla mobilità e al trasporto
pubblico.
L’attuale situazione del CSTP, infatti, sembra davvero gravissima. L’azienda è in liquidazione e rischia di
scomparire del tutto se non ci imporremo creando una vera e propria opposizione sociale all’ennesima
manovra taglia-diritti che scaricherà sui cittadini le responsabilità di anni di cattiva gestione dell’azienda.
L’enorme quantità di debiti accumulata dal Consorzio in questi anni ci ha già visti costretti negli ultimi tempi
a massicce mobilitazioni per i vertiginosi aumenti delle tariffe e i tagli alle corse. Ricordiamo la protesta
dello scorso anno, quando la sola voce di imminenti tagli alle corse che collegano le frazioni con il centro
della città di Cava vide una forte protesta della popolazione che improvvisò sit-in con blocchi stradali
paralizzando per ore la viabilità della città.
Ebbene, oggi ci ritroviamo a dover segnalare una situazione di emergenza, e stavolta ancora peggiore.
Il trasporto pubblico, infatti, corre il serio rischio di finire privatizzato e in mano al solito speculatore di
turno che non farà altro che trarre i maggiori profitti possibili da un diritto fondamentale come quello alla
mobilità che dovrebbe essere assicurato a tutte e a tutti senza termini né condizioni di alcun genere.
Ricordiamo, infatti, che i fruitori del servizio di trasporto pubblico non sono certo gli assessori o i
commissari straordinari che ci hanno portato in questa situazione di precarietà; sono gli anziani,
gli studenti, le classi sociali meno agiate che, in un periodo dove possedere un’auto (con tanto di
assicurazione) e poter sottostare ai vertiginosi aumenti dei prezzi del gasolio sta diventando sempre di più
un privilegio per pochi, vedono nel trasporto pubblico l’unica alternativa possibile per condurre una vita
dignitosa.
A pagare questa crisi dell’azienda, inoltre, ci saranno anche i lavoratori che si troveranno a dover pagare
con la perdita del proprio posto di lavoro (si parla di almeno 100 unità che rischiano il posto) una gestione
dell’azienda che è venuta alle cronache dei quotidiani nazionali per essere l’azienda di trasporto pubblico
che paga il prezzo più alto del gasolio di tutto il nostro paese (circa il 248% al litro in più rispetto al prezzo
d’ingrosso).
Noi studenti mercoledi 11 Aprile saremo alle ore 9 in piazza Ferrovia a Salerno per chiedere che:
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IL CONSORZIO DI TRASPORTO RIMANGA PUBBLICO E NON VENGA PRIVATIZZATO;
CI VENGA GARANTITO IL PIENO DIRITTO ALL’ISTRUZIONE. Sono anni, ormai, che siamo costretti a
permessi speciali di entrata/uscita o addirittura a non poter raggiungere la scuola per l’inefficienza
delle linee di trasporti;
LA PROVINCIA E I COMUNI DEL CONSORZIO RIPARINO ECONOMICAMENTE AI DANNI PROVOCATI
DALLA CATTIVA GESTIONE DI TUTTI QUESTI ANNI;
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Invitiamo, inoltre, i presidi e i docenti dei nostri istituti e licei a scendere in piazza con noi; contiamo di
ricevere appoggio per la mobilitazione e che sia consentita a tutti noi studenti una partecipazione in massa
al corteo.
NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO!
NO AI MAFIOSI GIOCHI DI POTERE SULLA NOSTRA PELLE, SUI NOSTRI DIRITTI!
COLLETTIVO STUDENTESCO CAVESE
14 thoughts on “Il csc chiede a prof e presidi di scioperare”