Banchi nuovi su De Magistris

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ERA DE MAGISTRIS

NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE: SBATTI I MOSTRI IN PRIMA PAGINA

 

Un gruppo di disoccupati organizzati Bros Banchi Nuovi e di Acerra provano ad avvicinare il sindaco di Napoli, ne contestano l’assoluta ed evidente indisponibilità ed … apriti cielo: la contestazione diventa aggressione violenta, intimidazione, i giornali e persino il TG3 fanno i soliti titoloni, si sprecano le dichiarazioni di solidarietà da Caldoro a Mastella fino a Vendola.

Peccato che a smentire questa versione  e le accuse rivolte ai disoccupati ci sia proprio il video pubblicato da tutti i giornali, da cui è evidente, anche per quelli nella peggiore mala fede, che non c’è stata alcuna aggressione. Quello che è successo è che un gruppo di disoccupati ha approfittato di una manifestazione dell’Asia, tenutasi in viale dei Pini ai Colli Aminei,  con la presentazione del primo compost verde realizzato in città (dove visto che non ci sono ancora siti di compostaggio?), per poter incontrare il Sindaco de Magistris. L’obiettivo era quello di ottenere la conferma di una avvenuta convocazione  per il 10 novembre del tavolo interistituzionale,  chiesto da mesi e mesi da tutti i precari Bros. Una conferma quanto mai necessaria alla luce di voci provenienti da ambiti politici e portate irresponsabilmente, senza alcuna verifica  e conferma ufficiale, all’interno del movimento dei precari Bros. La richiesta di colloquio è stata formulata con tale serenità che, come si evince dallo scambio di battute tra una disoccupata anziana (sì, ci hanno fatto diventare anziani) ed il sindaco, all’inizio del filmato, gli stessi  disoccupati, visto il coinvolgimento di bambini nell’evento, hanno atteso la conclusione della presentazione di ASIA per poter parlare con il sindaco.

Chi, a questo punto,  si è sottratto ad una semplice chiacchierata di due minuti (come ripetutamente si sente chiedere nel video) è stato ancora una volta de Magistris, accampando appuntamenti improrogabili. Di quale violenza parliamo, allora? Chi la fa la violenza? Di fronte all’atteggiamento sprezzante e disinteressato del “sindaco della democrazia partecipata” si sono levate solo urla di quella disperazione, evidentemente ignota al primo cittadino, di chi non ha di come campare e rivendica di andare a lavorare. Dove sta l’intimidazione di cui scrive de Magistris sul suo blog (possibile che abbia tutto sto tempo di scrivere sul blog e nemmeno due minuti per rispondere alle nostre domande)? Sarebbe qualche colpo sui vetri o sul cofano della macchina che l’autista, invitato dallo stesso sindaco, spingeva contro i disoccupati che erano davanti?

E’ chiaro che per il sindaco de Magistris cambiamento e “rivoluzione” cominciano e finiscono con i talk show televisivi.  E la realtà è che, come qualche disoccupato gli ha gridato, lui è esattamente come gli altri; come quelli cioè che in questi anni hanno seminato illusione tra i disoccupati, facendo le loro fortune elettorali, per poi chiudere le porte ad ogni possibile soluzione alla decennale vertenza dei Bros.

De Magistris non solo non ha mantenuto l’impegno preso in campagna elettorale di dare avvio alla raccolta differenziata porta a porta in cui inserire anche i precari Bros, ma alle innumerevoli richieste da parte del nostro movimento di farsi promotore, presso le altre istituzioni campane e nazionali, della convocazione del tavolo interistituzionale con cui riaprire la discussione sulla soluzione della loro vertenza, continua a menare il can per l’aia attribuendo le responsabilità alle altre istituzioni. Un comportamento niente affatto diverso da quello tenuto dalla Regione che attribuisce proprio al Comune la mancanza di volontà a trovare uno sbocco per i Bros.

Siamo stanchi di questo scaricabarile. Dopo anni di formazione e di promesse vogliamo andare a lavorare. Non sappiamo che farcene, caro Sindaco, del suo “rispetto del malessere”; vogliamo soluzioni e le vogliamo non solo per noi ma per tutti i senza lavoro. Questo continuo riferirsi alla legalità ed al rifiuto di corsie privilegiate per  qualcuno, una cantilena che abbiamo sentito fino alla nausea anche dall’Assessore Nappi, è un arma per contrapporci ad altri disoccupati e per criminalizzarci. Ma è un’arma spuntata che serve solo a coprire le responsabilità delle vostre amministrazioni. La nostra lotta per l’occupazione ci vede uniti nelle mobilitazioni e solidali con i tanti operai e precari delle aziende in crisi della Campania e forse è proprio questo che vi preoccupa. Il nostro movimento, a differenza di altri pezzi dei senza lavoro, guarda alle istituzioni come controparti e, invece di elemosinare o alimentare tra i disoccupati le false illusioni di un nuovo Corrado Gabriele, continua a scegliere la  lotta senza compromessi e l’unità con altri settori per raggiungere l’obiettivo del lavoro.

Come Bros siamo stati riconosciuti, nelle intese e nei protocolli ai tavoli con il governo (li ha letti il Sindaco?), per il nostro percorso formativo sono stati spesi milioni, e a quegli stessi tavoli sono stati presi impegni precisi per la stabilizzazione di questa platea. Alla luce del fallimento del Piano per il Lavoro dell’Ass. Nappi spacciato come la soluzione ai problemi occupazionali della Campania, noi pretendiamo che si dia corso a quegli impegni rivendicando che si tratti la nostra vertenza come un’emergenza occupazionale al pari delle altre. Lo sappia Caldoro, visto che si appresta a chiedere fondi per l’occupazione e lo sviluppo in Campania, e lo rammenti de Magistris ed il “compagno” Sodano che a chiacchiere fanno i paladini del cambiamento, e si ergono a promotori di mobilitazioni per il lavoro, ma nei fatti gridano alla violenza e chiamano le forze dell’ordine per lo sgombero delle sale comunali quando chi è senza lavoro pretende di essere ascoltato.

A tutti questi signori piacciono solo le chiacchiere (che tali rimangono) delle sedute partecipate con gli educati cittadini, e molto meno le facce dei disperati di questa regione: gli ambulanti, gli immigrati, i disoccupati, i parcheggiatori abusivi, contro cui, mai come prima, si è scatenata la violenza brutale di questa amministrazione.

Evidentemente, quando in campagna elettorale si prometteva l’aria pulita nei palazzi, si intendeva fare piazza pulita dei disperati e non di chi è responsabile di questa situazione e che da quelle poltrone ha continuato a tutelare i propri interessi e quelli dei propri amici.

Ebbene, siamo noi a non farci intimidire. Dall’episodio di ieri una cosa ci è stata chiara: nessun tavolo è previsto né il 10 né, al momento, in altra data. Facciamo, quindi, appello a tutti i precari Bros a non dare credito a false notizie il cui scopo è, come nel recente passato,  la smobilitazione e la divisione del nostro movimento. Mai come adesso abbiamo bisogno di tornare in piazza compatti. I nostri alleati non stanno nelle istituzioni ma in quanti, come noi, stanno lottando per difendere il loro posto di lavoro e il diritto a campare.

 

Movimento di lotta per il lavoro Banchi Nuovi – M.D.A. Acerra (B. Buozzi)

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