Nel giugno del 2011, con una coalizione formata da comitati cittadini, sindacati, associazioni, centri sociali, e da tanti singoli/e cittadini/e ma anche da alcune forze politiche presenti in un comitato di sostegno, abbiamo vinto la grande battaglia referendaria politica per i beni comuni e la democrazia.
Tutti insieme con il motto: “L’Acqua é un diritto, non una merce”, abbiamo messo un freno ai processi di privatizzazioni e permesso la nascita di processi di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato in Italia. In particolare, proprio a Napoli, si é avviato il primo processo di ripubblicizzazione: l’ Azienda Speciale “ABC Napoli”, ex Arin SpA.
A distanza di 2 anni, i tentativi di privatizzare o di preparare il terreno alla privatizzazione sono stati numerosi, tanto a livello nazionale che nelle Regioni.
In Regione Campania, il governo Caldoro e l’Assessore Romano hanno presentato nel giugno 2013 un disegno di legge per il riordino del servizio idrico integrato, in modo da favorire i processi di privatizzazione e in particolare di rafforzare il potere della Gori Spa, nonostante questa Società mista, avente come capofila Acea SpA e Suez SpA, abbia maturato nei confronti della Regione un debito per 283 milioni di euro.
Il Coordinamento Campano per la gestione Pubblica dell’Acqua invita tutti i promotori e sostenitori del referendum del 2011, ma anche tutti/e coloro che vogliono essere, insieme a noi, custodi della vittoria referendaria a partecipare ad una grande ASSEMBLEA al fine di rilanciare la mobilitazione per bloccare il ddl 204/2013 che riorganizza gli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) per la gestione dell’acqua. Insieme alla legge regionale appena approvata per il riordino del servizio della gstione dei rifiuti, queste due leggi tendono a favorire la creazione di multiutility e quindi l’insediamento di multinazionali per gestire i beni comuni della Regione Campania.
Incontriamoci all’Ex Asilo Filangieri,
Tutti insieme con il motto: “L’Acqua é un diritto, non una merce”, abbiamo messo un freno ai processi di privatizzazioni e permesso la nascita di processi di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato in Italia. In particolare, proprio a Napoli, si é avviato il primo processo di ripubblicizzazione: l’ Azienda Speciale “ABC Napoli”, ex Arin SpA.
A distanza di 2 anni, i tentativi di privatizzare o di preparare il terreno alla privatizzazione sono stati numerosi, tanto a livello nazionale che nelle Regioni.
In Regione Campania, il governo Caldoro e l’Assessore Romano hanno presentato nel giugno 2013 un disegno di legge per il riordino del servizio idrico integrato, in modo da favorire i processi di privatizzazione e in particolare di rafforzare il potere della Gori Spa, nonostante questa Società mista, avente come capofila Acea SpA e Suez SpA, abbia maturato nei confronti della Regione un debito per 283 milioni di euro.
Il Coordinamento Campano per la gestione Pubblica dell’Acqua invita tutti i promotori e sostenitori del referendum del 2011, ma anche tutti/e coloro che vogliono essere, insieme a noi, custodi della vittoria referendaria a partecipare ad una grande ASSEMBLEA al fine di rilanciare la mobilitazione per bloccare il ddl 204/2013 che riorganizza gli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) per la gestione dell’acqua. Insieme alla legge regionale appena approvata per il riordino del servizio della gstione dei rifiuti, queste due leggi tendono a favorire la creazione di multiutility e quindi l’insediamento di multinazionali per gestire i beni comuni della Regione Campania.
Incontriamoci all’Ex Asilo Filangieri,
Vico Maffei 7 a Napoli
il Venerdi 31 Gennaio 2013 alle ore 17,30
Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell’Acqua
http://coord-acquacampania.blogspot.it/
16 thoughts on “mobilitiamoci tutti in difesa dell’acqua pubblica, contro il ddl regionale che va contro i risultati del referendum”