Centinaia di giornalisti sono stati arrestati, licenziati e perseguitati in seguito al tentato golpe in Turchia. Al fallito colpo di stato è seguito uno stato di emergenza con misure eccessive e indiscriminate volte a fare una pulizia di tutti gli individui ritenuti essere coinvolti con l’attentato.
Le autorità turche stanno imprigionando dei giornalisti, chiudendo le radio e i canali televisivi e censurando internet nel tentativo di azzittire le critiche.
90 giornalisti si trovano in prigione e sono stati vietati più di 130 media dalla metà di luglio. 2.500 giornalisti hanno perso il loro posto di lavoro e sono stati emessi mandati di arresto per decine di lavoratori dei media.
Alcuni parenti dei giornalisti, che si stanno nascondendo o che sono fuggiti, sono stati arrestati per obbligarli a consegnarsi.
Per favore firmate la campagna della federazione Internazionale dei Giornalisti su Labour Start:
https://www.labourstartcampaigns.net/show_campaign.cgi?c=3213
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