PER RICORDARE DAX, PER NON DIMENTICARE MAI IL VALORE DELLA LOTTA
Il 16 marzo di 10 anni fa a Milano è stato ucciso DAX, Davide Cesare,
da 3 fascisti armati di
coltello. Più tardi, all’ospedale San Paolo, le forze dell’ordine hanno
violentemente represso i
compagni e le compagne mobilitati.
Oggi in Europa, in tempi di crisi, l’attualità della pratica
antifascista è imposta dall’emergere di
compagini come Alba Dorata in Grecia, Jobbit in Ungheria, Casa Pound e
Forza Nuova in Italia.
Sebbene rappresentino ancora una componente minoritaria e, almeno nel
nostro paese, abbastanza
marginale, appare però evidente che queste forze godono di ampi
finanziamenti, di agibilità e tutele,
dentro e fuori dalle istituzioni. A riprova di tutto ciò basti pensare
che Casa Pound,
un’organizzazione fascista di cui alcuni membri si sono resi
responsabili di omicidi efferati, come lo
scorso anno a Firenze, concorre tranquillamente alle prossime elezioni,
con il benestare delle forze
dell’ordine nello svolgere la propria attività propagandistica. Tutto
ciò non ci stupisce dal momento
che l’estrema destra italiana, in diversi momenti storici, è stata
utilizzata dai governi in funzione
repressiva contro i movimenti di lotta e inoltre oggi cerca di
inserirsi sul terreno delle lotte sociali,
quali casa, scuola e lavoro da una prospettiva nazionalista e xenofoba,
sempre perfettamente
funzionale agli equilibri del capitale .
Oggi, come 10 anni fa, appare evidente l’urgenza della pratica
antifascista in tutti i territori e gli
ambiti sociali che ognun* di noi vive. Immaginare percorsi di
trasformazione nei nostri quartieri,
nelle scuole e nelle università, passa necessariamente per
un’opposizione attiva alla becera retorica
ribellista propagandata da fascisti vecchi e nuovi.
Praticare attivamente l’antifascismo oggi significa costruire e portare
avanti percorsi di
autorganizzazione nel solco della lotta anticapitalista, ma significa
anche opporsi alla repressione
che si abbatte su chiunque intraprenda strade di resistenza.
Ricordare i fatti del marzo milanese di dieci anni fa ci aiuta a
ricordare come i fascisti e lo stato
agiscano di concerto: i fascisti accoltellano, lo stato li tutela.
La storia di Dax è anche una storia di repressione poliziesca, ad oggi
infatti sono stati assolti i
carabinieri e i poliziotti che quella sera pestarono
indiscriminatamente i compagni fuori
dall’ospedale e invece due compagni di Dax sono stati condannati ad un
anno e otto mesi, pena poi
commutata in uno strozzinaggio economico legalizzato di 130.000 euro.
Dunque repressione, massacri, menzogne e condanne che vediamo ripetersi
davanti ad ogni lotta
sociale o ad ogni moto di piazza degli ultimi anni. Sono queste infatti
le uniche ricette che lo stato
mette in campo contro chi lotta contro il neoliberismo, e l’utilizzo
indiscriminato del reato di
devastazione e saccheggio è solo la punta dell’iceberg. A questa
mutazione ed asprezza del
monopolio della violenza statale dobbiamo essere capaci di rispondere.
Costruire le lotte sociali e continuare a resistere, senza paura come
Dax, sono le uniche risposte che
possiamo dare.
Per ricordare DAX e confrontarci sull’oggi invitiamo tutti e tutte ad
un’iniziativa di lancio dei 3
giorni antifascisti che si terranno a Milano i prossimi 15,16 e 17
marzo (http://www.daxresiste.org/).
Saranno presenti compagni e compagne di Dax.
VENERDÌ 15 FEBBRAIO, ORE 18 FACOLTÀ DI FISICA
Invitiamo da Roma tutte e tutti a partecipare al corteo nazionale del
16 marzo a Milano attraverso la costruzione
collettiva dei pullman. info: 3333666713
Studenti e studentesse antifascist@
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