
In un incontro con le Ong internazionali della rete Our World Is Not For Sale alcuni negoziatori di America Latina e Africa hanno comunicato l’intenzione dei loro Governi di contestare l’assenza nell’agenda del vertice, concordata secondo le loro denunce da una ventina di paesi sugli oltre 150 Paesi membri, di iniziative concrete per lo sviluppo e per il sostegno ai Paesi meno sviluppati (LDC Package), come previsto nei mesi scorsi.
Al centro del dissenso, che potrebbe portare i Paesi latinoamericani del gruppo Alba al passo ulteriore della disassociazione dal consenso sul documento finale, anche il tentativo di reintrodurre liberalizzazioni negli investimenti (i Singapore issues gia’ rigettati alla ministeriale di Cancun), di occuparsi di cambiamenti climatici, sicurezza energetica e sicurezza alimentare, impedendo in realta’, per pure ragioni commer ciali, agli Stati nazionali di intervenire efficacemente per contrastarli.
Un duro colpo alla credibilita’ di un vertice che, ben prima del suo avvio ufficiale previsto per oggi alle 15.00, registra l’ennesimo conflitto tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo.
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