
Arrivando all’incontro il leader del Fismic, Roberto di Maulo, ha detto che “è possibile arrivare alla stretta conclusiva entro domani”. Nei giorni scorsi FIM e Uilm erano state più prudenti immaginando “una conclusione entro metà mese”. All’incontro di oggi partecipa anche la Fiom
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Poco prima delle 11 dal gruppo dei Cobas sono partiti insulti all’indirizzo dei lavoratori del sí. Alcuni operai del no hanno tentato di forzare le transenne. Ne è seguito un parapiglia, sono state lanciate uova, poi è intervenuta la polizia a far arretrare il gruppo dei Cobas. I due presidi contrapposti non sono mai entrati in contatto.
All’interno la trattativa è proseguita regolarmente. In apertura il capo delegazione della Fiat, Paolo Rebaudengo, ha chiesto ai sindacati la disponibilità a giungere a una firma. Entrando alla riunione anche il responsabile auto della Fim, Bruno Vitali, ha annunciato per “l’accordo potrebbe arriva domani o dopodomani”. Per la Fiom invece “se ci chiedono la pura e semplice estensione dell’accordo di Pomigliano, è chiaro che non c’è trattativa”. Lo sostiene Maurizio Landini, segretario Fiom, secondo il quale Fim e Uilm dovrebbero spiegare come fanno ad accettare di cambiare gli accordi senza nemmeno un referendum tra i lavoratori”.
Dopo il no della Fiom, la trattativa è proseguita con gli altri sindacati
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