GENOVA 2001 – 2024:
VERSO IL 20 LUGLIO, LA COMMEMORAZIONE DI CARLO GIULIANI AD AUTONOMES ZENTRUM (KÖLN)
Piazza Carlo Giuliani, ragazzo.
Così recita la celebre targa che prima del 20 luglio 2001 indicava Piazza Gaetano Alimonda, luogo in cui al manifestante Carlo Giuliani fu tolta la vita nel corso delle proteste organizzate dal contro-movimento di Genova. Sebbene i mezzi di comunicazione mainstream abbiano per anni ridotto il movimento di resistenza contro il G8 all’etichetta semplicistica “no global”, dietro le rivendicazioni delle persone presenti in quei giorni nella città ligure c’era un intreccio di resistenze radicali, da leggere necessariamente attraverso la lente internazionale della rete di attivisti e attiviste giunte da ogni dove. Nei giorni del vertice, le strade di Genova avrebbero dovuto riempirsi di significato, grazie alle pratiche di quella forza sociale che la scrittrice e attivista Naomi Klein nello stesso anno definì “movimento di molti movimenti”.
Un altro mondo è possibile.
Parole che prospettavano la ferma volontà di costruire, alle soglie del nuovo millennio, un mondo che contrastasse le pratiche del profitto per il profitto, le tendenze neocoloniali di espropriazione di terre da parte delle multinazionali ai danni delle popolazioni indigene, il razzismo e il patriarcato. Genova 2001, i cui ideali si costruirono in seno alle manifestazioni di Seattle, fu in grado di reclamare l’autodeterminazione di chi lottava localmente e globalmente per operare un cambiamento nella realtà sociale, politica ed economica.
A Genova nel 2001 puntavamo alla luna ma avete visto l’estintore e, nonostante un colpo di pistola abbia ucciso Carlo Giuliani, non si spegne il sole se gli si spara addosso. Ancora oggi quel sole resta acceso e la dimostrazione di quanto sia fervida la memoria collettiva globale di quei giorni sarà ben tangibile grazie a un evento organizzato dall’Autonomes Zentrum di Colonia, uno spazio autonomo e luogo di incontro per coloro che vogliono agire attivamente. In AZ si parlerà delle proteste contro il G8 e delle gravi e ripetute violazioni dei diritti umani compiute dalle forze dell’ordine nelle strade, a piazza Alimonda, alla caserma di Bolzaneto e alla scuola Diaz. Sarà presente un nostro compagno di Radio Vostok. Per ricordare che “Carlo vive” non è e non è mai stato solo uno slogan, ma impegno costante.