Solidarietà ai lavoratori Astir Arpac e disoccupati Bross

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LIBERTA’ IMMEDIATA PER I LAVORATORI E PRECARI BROS ARRESTATI!

 

SOLIDARIETA’ CON  I LAVORATORI DI ASTIR, ARPAC ED I PRECARI BROS

 IN LOTTA PER UN LAVORO UTILE E DIGNITOSO!

 

DOMANI ORE 9,00 PRESIDIO E CONFERENZA STAMPA

SOTTO IL CARCERE DI POGGIOREALE

 

Questa mattina presso il palazzo dell’assessorato all’ambiente della Regione Campania avrebbe dovuto tenersi un incontro con le parti sociali rappresentanti delle centinaia di lavoratori delle aziende che si occupano di monitoraggio e bonifica ambientale, ASTIR e ARPAC, che da mesi non ricevono lo stipendio e dopo più di un anno in cui i pagamenti sono stati irregolari. L’incontro non c’è stato perché l’assessore ha rinviato la discussione sul futuro di queste aziende, che in pratica sono minacciate di chiusura, ai primi di dicembre.

Giustamente i lavoratori di ARPAC Multiservizi dalla settimana scorsa sono in occupazione negli stabili dell’azienda e ieri quelli dell’ASTIR hanno occupato il Duomo di Napoli. OGGI sono scesi in piazza e con loro i precari BROS, da anni formati per poter contribuire al lavoro indispensabile per la pulizia e la bonifica del nostro territorio, per far sentire le loro ragioni: dopo anni di speculazioni politiche sulle aziende pubbliche e sulla sorte dei disoccupati, anni di affari per i membri dei CDA che si sono arricchiti alle spalle dei lavoratori ostacolando con ogni mezzo la realizzazione non solo i progetti delle aziende stesse non fornendo mezzi e bloccando le commesse  (e che solo grazie alla lotta, alla caparbietà e all’imposizione dei lavoratori stessi hanno iniziato a funzionare!) ma anche impedendo in combutta con le istituzioni loro complici impedendo l’avvio della raccolta differenziata, obiettivo lavorativo delle migliaia di BROS formati allo scopo!

Questa situazione è tutta a vantaggio di chi ha intrallazzato politicamente ed economicamente, in modo lecito ed illecito, sulla questione ambientale in Campania ed a danno non solo dei lavoratori minacciati nei fatti di licenziamento o dei disoccupati, che in una città assediata dalla camorra lottano per un lavoro utile e dignitoso, ma per tutti i cittadini condannati in questo modo a vivere nel degrado ambientale e nella distruzione progressiva del territorio.

Oggi i lavoratori di Astir e Arpac insieme ai precari BROS hanno reso un servizio all’intera comunità eppure sono stati aggrediti, picchiati e in 7, tra lavoratori e precari BROS, sono tratti in stato di fermo dalle forze dell’ordine. Ed ora quattro tra questi sono stati arrestati: Vincenzo Cinque e Francesco Liguori, lavoratori ASTIR e dirigenti del Sindacato lavoratori in Lotta; Katiuscia Sabatino e Salvatore Di Nardo, precari Bros del SLL.

Oggi chi chiede a gran voce il rispetto del diritto al lavoro, il rispetto degli impegni presi da parte delle istituzioni, il rispetto dell’ambiente riceve in cambio manganellate e criminalizzazione!

Sono questi alcuni degli effetti peggiori della crisi generale del sistema capitalista che sta investendo a carrarmato il nostro paese e il resto del mondo, al pari dello smantellamento della sanit pubblica e quindi della negazione del diritto alla salute o ancora dello smantellamento della scuola pubblica e quindi del diritto all’istruzione e alla conoscenza. Pur di garantire ulteriori profitti alla minima parte della popolazione (speculatori, banche, Vaticano e padroni) i criminali che ci governano sono disposti a far soccombere la maggioranza (lavoratori, precari, disoccupati, studenti e pensionati) tra crisi economica e devastazione ambientale! Questo è il modo in cui vogliono farci pagare il “debito pubblico”, questo è il “buon governo” di Caldoro e queste sono le misure che il novello governo Monti si prepara a varare cui plaudono i pescecani della BCE e FMI!

E’ ora di ribellarsi, di rendere ingovernabile il paese intero ad ogni governo che sia emanazione dei poteri forti! Disobbedire alle leggi ingiuste, mobilitarsi per riappropriarci di ciò che ci spetta dal lavoro alla casa al lavoro è la strada da percorrere per impedire che le politiche antipopolari  ricadono sulle nostre spalle!

Unirsi e coordinare le forze in ogni settore di mobilitazione non solo e non più solo per rivendicare migliori condizioni di vita- quale governo emanazione dei poteri forti darà mai seguito a tali richieste?- ma per elaborare le nostre misure anticrisi e un nostro governo d’emergenza!

Solo un governo composto dagli esponenti delle organizzazioni operaie e popolari che già oggi godono della fiducia di buona parte delle masse popolari può adottare le misure che rivendichiamo nelle piazze, può farle sue e renderle operative!

Il governo Monti non è passato per le urne grazie alle pressioni dall’alto, anche un governo d’emergenza popolare può essere imposto con la forza che centinaia di collettivi e organizzazioni  possono spingere dal basso!

crazyhorse

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