Vogliamo riportare una storia che in questi giorni non ha avuto molto spazio sui media main-streaming, e che rappresenta bene quello che l’atteggiamento delle istituzioni italiane nei confronti dei migranti.
il 12 aprile 2011 alle ore 7 del mattino è iniziato lo sgombero del campo rom
di giugliano. un campo esistente da oltre 20 anni. un’operazione che prima o
poi doveva essere fatta, perchè i rom occupavano abusivamente un’area destinata
allo sviluppo industriale. Quindi, in un paese non dico civile, ma normale,
anche di destra, anche intollerante a questi sporchi zingari, normalmente
reazionario, si individua una nuova sistemazione, seppure temporanea, si
mettono a disposizione dei container, delle tende con acqua e luce e viveri e
si procede alla demolizione delle baracche abusive e alla pulizia dell’area.
Invece cosa ha fatto il Sindaco Pianese in accordo con la Prefettura? Solo
cacciato i Rom dalle loro baracche, e dato mandato alle forze dell’Ordine di
presiedere insieme agli assistenti sociali, i vigili del fuoco e la polizia
municipale, alle operazioni. Non dimenticherò le facce incredule dei più
piccoli, quano le famiglie hanno dovuto caricare alla bell’e meglio le loro
cose per partire senza nessun posto dove andare. La cosa incredibile e assurda
è questa, le istituzioni hanno pensato che sgomberare significase cancellare le
persone con le loro baracche, persone tra l’altro quasi tutte regolari, con
permessi, carte di soggiorno, la maggioranza nata in Italia, figli dei figli di
persone che scappavano dalla Bosnia all’epoca della guerra. Ecco questo ha
fatto il Sindaco Pianese di Giugliano per mostrare alla sua gente che qualcosa
in 4 anni l’ha fatta, non ha saputo tappare neppure una buca per strada ma i
Rom li ha cacciati via. erano loro i responsabili del mancato decollo della
zona ASI. Non il fetore del CDR, non l’area circondata di discariche, non i
collegamenti inesistenti, erano i rom. quindi da domani la zona ASI diventerà
un polo industriale di eccellenza immagino. La strada più semplice è sempre
quella di fare pulizia, e buttare le carte sporche sotto i mobili. queste carte
sporche, i rom, questa notte sono sparpagliati per le campagne di giugliano,
senza neppure la possibilità di accendere un fuoco. l’importante è non vederli
domattina e l’importante oggi era mantenere l’ordine pubblico. l’ordine
pubblico come al solito è lo strumento per coprire la violazione dei diritti,
per assecondare operazioni scellerate, criminali. le forze dell’ordine
rispondono “noi eseguiamo solo gli ordini”. Gli ordini dli amministratori
mediocri però. gli ordini di incompetenti, gli ordini di collusi spesso. gli
ordini di chi non pensa nè ai diritti delle persone nè all’interesse della cosa
pubblica. cacciare i rom, non ha significato fare gli interessi di giugliano,
lo dico a quelli che in queste ore festeggiano, con la bava alla bocca, ansiosi
di mostrare il dito alla maniera di chi governa in Italia, a chi i Rom li ha
sempre difesi, in questi anni. sgomberare il campo in questo modo significa non
affrontare il problema, restituire centinaia di persone ad una miseria ancora
più nera, costringerli a nascondersi, ma loro non scompaiono nè partono per
altri paesi perchè è questo il loro paese, come lo è per tanta brava gente
italiana e per tanti italiani schifosi.
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