In Campania niente animali negli spettacoli dei circhi entro due anni! Il Consiglio Regionale ha finalmente approvato la mozione che chiedeva di accogliere sul territorio solo eventi circensi che non avessero come protagonisti tigri, leoni e quant’altro. Ora sarà realtà.
Era gennaio scorso quando il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, presentò la mozione “Per un circo senza animali” in cui si chiedeva la rapida approvazione dei decreti attuativi previsti dall’art. 2 della Legge 175/2018, che punta alla revisione delle disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti finalizzata al superamento dell’utilizzo degli animali nel loro svolgimento.
Dunque ora è deciso: niente animali negli spettacoli entro due anni e quelli tuttora sfruttati dovranno essere ricollocati presso strutture ad hoc. Una vittoria per quanti si dimostrano sempre più sensibili al tema dello sfruttamento degli animali nei circhi, uno sfruttamento vero e proprio, dal momento che gli animali sono obbligati a vivere in spazi inadatti alla loro specie, spesso vengono incatenati e il loro addestramento è purtroppo più simile a una tortura.
“La vita degli animali nel circo – dice Borrelli – è incompatibile con le loro caratteristiche etologiche. La detenzione, l’addestramento e l’esibizione in spettacoli circensi comporta il più delle volte sofferenze e maltrattamenti degli animali. Con la mozione approvata la Giunta Regionale della Campana spingerà il governo a prevedere una ricollocazione, entro due anni, degli animali detenuti nei circhi presso strutture idonee di cui si farà carico per il mantenimento”.
Il circo senza animali nel mondo esiste già ed è molto apprezzato grazie alla bravura di acrobati, trapezisti, illusionisti, clown e giocolieri. Nella maggioranza dei Paesi europei esistono già dei divieti parziali o totali sull’impiego degli animali nei circhi. In Grecia, a Cipro e a Malta sono completamente vietati. Alcuni divieti parziali, relativi agli animali selvatici, sono da poco presenti nei Paesi Bassi, in Norvegia e in Belgio. L’Italia e la Campania, ora, non sono da meno!
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