Nel gelo di Roma la campagna di Obbedienza Civile si scalda
Togliere il profitto dall’acqua per rispettare la democrazia!
Martedì 14 febbraio ore 10 Piazzale Ostiense (Metro B Piramide)
Con i referendum del giugno scorso abbiamo cancellato il profitto dalla gestione dell’acqua, ma le istituzioni e i gestori non stanno rispettando la volonta’ popolare.
Il referendum ha sancito un principio chiaro: nella gestione dell’acqua non ci devono essere profitti! E la risposta dei cittadini (95,8% a favore della cancellazione del profitto) non lascia alcun dubbio sull’opinione, praticamente unanime, del popolo italiano.
Oggi, a distanza di 6 mesi, in tutto il territorio nazionale, nessun gestore ha applicato la normativa, in vigore dal 21 luglio 2011, diminuendo le tariffe del servizio idrico. In altre parole tutti i gestori del servizio idrico italiano hanno finora ignorato con pretestuose argomentazioni l’esito referendario.
Questo non può essere accettato!
Dato che le istituzioni non stanno rispettando la volontà popolare, lo faranno i cittadini eliminando la “remunerazione del capitale investito” che, ricordiamo, è pari al 7% del capitale investito ma incide sulle nostre bollette per una percentuale che oscilla, a seconda del gestore, fra il 10% e il 20%.
Per questo è partita in tutta Italia la campagna di obbedienza civile: ovvero il rispetto della volontà popolare attraverso l’eliminazione del profitto dalle bollette. La campagna consiste nel reclamare al gestore il rimborso delle quote di profitto già pagate dal 21 luglio 2011 in poi ed eliminare la medesima quota (la “remunerazione del capitale investito”) nei pagamenti delle prossime bollette.
Nel fine settimana della Roma imbiancata, il 4-5 febbraio, in molte piazze di Roma nonostante il gelo si sono svolti banchetti informativi e volantinaggi per informare i cittadini su come aderire alla campagna e presentare il relativo reclamo ad Acea.
In questi giorni molti i cittadini che stanno contattando gli sportelli territoriali per aderire all’iniziativa: segno che il rispetto per la democrazia scalda gli animi nonostante il gelo atmosferico e politico del Paese.
Martedì 14 febbraio ci ritroveremo invece davanti ad ACEA a partire dalle ore 10 per consegnare i primi reclami firmati dagli utenti che, ad oggi, riguardano già circa 2000 cittadini romani. Annunciata anche la partecipazione di diversi super-eroi che, dopo Robin Hood, sono stati conquistati dalla causa dell’acqua bene comune.
Attraverso la mobilitazione attiva di centinaia di migliaia di cittadini ci proponiamo di attivare una forma diretta di democrazia dal basso, auto-organizzata, consapevole e indisponibile a piegare la testa ai diktat dei poteri forti di turno.
Perciò chiediamo a tutti i cittadini utenti del servizio idrico, alle associazioni, ai movimenti, ai comitati presenti sul territorio di Roma e del Lazio di aderire alla campagna di “obbedienza civile” e di attivarsi ancora una volta in difesa dell’acqua e della democrazia.
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
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