Beni comuni o affari per singoli?

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Difendiamo gli spazi pubblici del nostro territorio dalla privatizzazione e dall’affarismo.

Amministrazione comunale e Mostra d’oltremare ‘ svendono’ l’area dello Zoo.

 

È ad un miserabile epilogo la vicenda dello Zoo di Napoli. Mentre il  fallimento della società Parks and Leisure, una srl di proprietà della famiglia Falchero, che negli ultimi anni ha gestito Edenlandia, Zoo ed ex cinodromo, nel corso del suo svolgersi ha più volte richiamato l’attenzione dei mass-media e della opinione pubblica, l’accordo raggiunto tra curatela fallimentare, Mostra d’oltremare e l’imprenditore Floro Flores, è passato nel più assoluto silenzio. Riguarda l’assetto dell’area zoo e  in base alle indiscrezioni trapelate sarebbe finalizzato alla realizzazione di un ‘bio – parco’.  E pensare che ancora ad aprile scorso nel corso di un incontro con i comitati e le associazioni il sindaco definì testualmente ‘zoo mascherati’ i cosiddetti ‘ bio-parchi’.

Sembra che a fronte di un impegno da parte dell’imprenditore di salvaguardare le unità lavorative attuali e della promessa di una elevata qualità della vita  degli animali, a tal fine sarebbero previsti circa sei milioni di euro di investimenti, l’affitto dell’area, che è pubblica, sarà di fatto gratuita per circa 30 anni. Insomma senza sborsare un euro un privato si assicura un bene di tutti  per un periodo lunghissimo. Siamo in presenza di uno strana concezione di Bene comune: il bene del singolo!

In questa vicenda emergono due questioni, estremamente rilevanti: una di metodo e una di merito.

Mentre da parte di Sindaco e giunta si continua a chiacchierare di coinvolgimento diretto dei cittadini e di assoluta trasparenza da garantire nel processo decisionale degli atti amministrativi, si giunge anche in questo caso ad una soluzione di cui di trasparente non c’è nulla al punto che non si è avuta neppure la sensibilità, – o il coraggio?- di renderla nota una volta stipulato l’accordo! Soluzione inoltre che si caratterizza per l’estrema disinvoltura con cui si è affidata a  trattativa privata un’area di proprietà pubblica, – cosa che meriterebbe un approfondimento anche in sede legale!  E a questo punto c’è da chiedersi quali sono i motivi che hanno indotto  l’amministrazione comunale azionista di maggioranza della Mostra d’oltremare spa, a rimangiarsi l’impegno ripetuto in più occasioni di chiudere lo zoo in quanto superato e diseducativo,andando addirittura nella direzione opposta: mentre la cultura ambientalista e animalista che rifiuta la mercificazione e la spettacolarizzazione degli animali in gabbia, si va affermando ovunque nel mondo,nella città del bene comune per favorire gli affari privati si ritorna al vecchio riaprendo lo Zoo.

 

Alla stessa maniera oscura e clientelare si continua a gestire l’ex cinodromo. La  curatela fallimentare appena un anno fa ad esempio ne negava  l’uso  ai suoi “proprietari” e cioè all’assessore di allora alla partecipazione, ma permette ancora che ogni domenica gruppi privati vi organizzino lo svolgimento di un mercato senza controlli o autorizzazioni.

 

Se oggi la vicenda dello zoo dovesse passare, e  a maggior ragione se avvenisse  nel silenzio più completo, questa metodologia di affidamento di beni pubblici a costo zero finirà per generalizzarsi sempre più e domani potrebbe riguardare Edenlandia ed ex cinodromo, dopodomani lo stadio e piazzale Tecchio, la stessa Mostra, l’ex Nato fino alle aree ex industriali di Bagnoli.

Insomma un’aggressione affaristica al territorio dei quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta che rappresenta una delle poche risorse non pregiudicate e ancora disponibili per progetti credibili di rinascita della città, senza alcuna ricaduta positiva sia per la qualità della vita della comunità sia per le disastrate casse comunali.

In questa vicenda sono dunque in discussione interessi e valori fondamentali – beni pubblici, condizione degli animali,territorio e ambiente, lavoro e sviluppo veri -, per questo riteniamo che sia necessario e urgente dare vita a un ampio e unitario movimento civico e di base,ambientalista e animalista.

Per discutere di questi contenuti, e degli obiettivi e percorsi della mobilitazione  invitiamo tutti alla riunione che si terrà nell’aula multimediale di via Verdi, palazzo del consiglio comunale, mercoledì 13 novembre alle ore 16,30.

   Laboratorio partecipativo- Zoo,Edenlandia,ex cinodromo

                                 Assise cittadina per Bagnoli

crazyhorse

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