Dallo scorso 16 Giugno, come realtà territoriali che si occupano del tema
dei rifiuti, stiamo cercando di discutere delle nostre problematiche per
affrontarle in maniera coordinata.
Dopo due incontri ci siamo resi conto di avere tutti problemi simili che
derivano dall’attuale riassetto del sistema economico denominato dai più
“crisi”.
L’attuale governo si fa tramite di quest’attacco attraverso due DDL: il
decreto sviluppo ed il decreto ambiente. In particolare questi disegni di
legge si propongono di:
-Liberalizzare la combustione di qualunque tipo di rifiuto (CSS è una sigla
che può nascondere ogni cosa…) all’interno di inceneritori e cementifici.
-Stornare i finanziamenti del fotovoltaico alla combustione di “biogas” e
“biomasse”, si esprime quindi la volontà di alimentare la rete elettrica
italiana a monnezza.
-Liberalizzare le trivellazioni a scopi geotermici e di estrazione del
petrolio.
Il problema che affrontiamo non è quindi più legato solamente alla gestione
dei rifiuti solidi urbani da una parte ed all’imposizione di impianti
inquinanti dall’altra. Il problema è rappresentato dal piano energetico
nazionale in toto.
Come realtà territoriali ci siamo opposti strenuamente all’aggressione
capitalistica ai territori ed alle popolazioni che li abitano per lo più
cercando di bloccare i progetti di grossi impianti industriali che ovunque
sono stati imposti negli scorsi anni, questa volta, però, siamo di fronte ad
un attacco più capillare e meglio coordinato da parte di governo e sistema
industriale, segno di una precisa analisi e di un’attenta pianificazione.
Ci chiediamo se sia o no prematuro pensare di costruire un movimento di
opposizione su scala nazionale (finora siamo riusciti a coinvolgere
solamente realtà campane e laziali…) per contrastare in blocco
l’aggressione che subiamo.
Ci siamo visti già tre volte a Roma (all’università La Sapienza ed al teatro
Volturno) e pensiamo di rivederci ancora una volta Sabato 26 Dicembre a
Napoli (ore 10:00, facoltà di Architettura) per iniziare a definire delle
iniziative da costruire coordinati, dotarci di un sito comune e qualunque
cosa possa favorire l’azione dei singoli comitati nei propri territori.
Invitiamo a partecipare tutti i comitati, le associazioni, le assemblee ed i
coordinamenti territoriali che si battono contro nocività e devastazioni
ambientali.
Coordinamento rifiuti-energia
11 thoughts on “Assemblea contro discariche, inceneritori ed impianti nocivi”