Care/i, scusatemi se non sarò precisissimo ma è la concitazione del momento.
Ieri sera è stato arrestato e poi messo ai domiciliari Bobo Aprile (notissimo Compagno della Confederazione Cobas di Brindisi) insieme a 7 disocuppati, mentre altri 10 sono indagati a piede libero per un totale di 18. Questo arresto è la “conseguenza” di una iniziativa di lotta tenuta circa 9 mesi da parte di disoccupati autorganizzati nei Cobas che rivendicavano il diritto del ritorno al lavoro nel settore appalti della nettezza urbana. Le accuse rivolte a Bobo ed agli altri disoccupati: per tutti interruzione di pubblico servizio e invasione di proprietà privata; per Bobo ed altri e due istigazione a commettere i reati appena descritti.
Non mi soffermerò nel fare analisi politica, anche se il segnale è chiarissimo: qualunque lotta, soprattutto in questa fase di crisi acuta e di lotte”indignate” che iniziano a diffondersi, saranno un problema di ordine pubblico. E se c’è da riesumare, come in questo caso, vecchissime iniziative per creare teoremi non ci si fa scrupoli ed aggiungo che, guarda caso, proprio stasera a Brindisi si doveva tenere un altra iniziatva relativa a questi disoccupati ed alla loro vicenda e dunque la mannaia degli apparati repressivi agiscono preventivamente su qualunque iniziativa e/o lotta si voglia mettere in campo.
LA RISPOSTA SARA’ GIA’ DATA IN GIORNATA, PERCHE’ STASERA IN PIAZZA DELLA VITTORIA A BRINDISI DALLE ORE 18 CI SARA’ INIZIATIVA DI PIAZZA CONTRO QUESTA ASSURDA MONTATURA GIUDIZIARIA! PARTECIPIAMO IN MASSA.
Un abbraccio a tutte/i Salvatore Stasi
BOBO LIBERO , LIBERI TUTTI !
Il compagno Bobo Aprile della Confederazione Cobas di Brindisi , animatore dei movimenti sociali,sindacali,ambientalisti,culturali, di tutela dei beni comuni e dei diritti dei migranti e degli oppressi, dal 12 ottobre è stato privato della libertà personale e posto agli arresti domiciliari, insieme a lui altri 17 arrestati e 11 denunciati del movimento dei disoccupati organizzati.
I capi di imputazione parlano di “ interruzione di pubblico servizio , violenza privata ,…” in riferimento alle lotte promosse dalla Confederazione Cobas per sostenere il diritto al lavoro dei disoccupati , aprendo una vertenza con la ditta Monteco , che svolge in appalto lo smaltimento dei rifiuti urbani.
In particolare , si fa riferimento alle giornate di lotta del 1-2 marzo 2011, quando si produsse una forte astensione dal lavoro e dal servizio , il cui clamore dette luogo all’avvio delle trattative con l’allora sindaco Mennitti che aprì un tavolo con i Cobas per affrontare la situazione.
Sono trascorsi 8 mesi da quella usuale e giusta iniziativa senza che alcuna comunicazione sia stata fatta agli attuali perseguitati : desta sospetto che l’operazione repressiva venga eseguita alla vigilia della manifestazione nazionale del 15 ottobre , avendo il sentore di una grande partecipazione delle forze sociali brindisine a Roma
La Confederazione Cobas deplora e denuncia il comportamento subdolo e fazioso degli inquirenti , votato a reprimere le lotte sindacali e popolari invece che a proteggere coloro che soffrono l’indigenza e le discriminazioni. Ciò è ancora più grave a Sud , dove endemica è la carenza del lavoro e massiva è l’esclusione sociale e l’emigrazione, dove l’impegno civile e sindacale è visto di malocchio è c’è più disponibilità tra tanti, compreso gli inquirenti, a fare carriera ai danni del protagonismo sociale.
La Confederazione Cobas , mobilitata nel fornire il massimo sostegno ai lavoratori e ai ceti popolari – investiti da questa tremenda e permanente crisi causata dalle banche,dalla finanza e dai padroni – attraverso vertenze e azioni dirette , scioperi e manifestazioni , assume la liberazione di Bobo e degli altri 17 compagni come impegno incondizionato e teso alla scarcerazione immediata.
Purtroppo , Bobo e i disoccupati arrestati non potranno fisicamente partecipare alla manifestazione a cui stavano contribuendo attivamente – gli inquirenti “ non hanno trovato il tempo di interrogarli”, prolungando volutamente la loro carcerazione, anche al solo fine di impedirgli di stare a Roma – ma dentro questa grande mobilitazione, che segna la ripresa di massa dell’opposizione sociale alle politiche liberiste e alle manovre killer , BOBO E I DISOCCUPATI ARRESTATI SARANNO BEN PRESENTI E VISIVI , RAPPRESENTATI DALLA CENTINAIA DI MIGLIAIA
DI PARTECIPANTI CHE PRETENDONO GRIDANDO LA LORO LIBERAZIONE..
A BOBO , AI COMPAGNI ARRESTATI E DENUNCIATI ,
LA CONFEDERAZIONE COBAS ESPRIME I PIU’ SINCERI SENTIMENTI DI AFFETTO , STIMA E SOLIDARIETA’ ,
L’IMPEGNO A RIPORTARLI SUBITO TRA NOI E NELLE LOTTE.
Roma 12 ottobre 2011 CONFEDERAZIONE COBAS
tutte le info e aggiornamenti su questo link: http://www.pugliantagonista.it/openarea/arresto_bobo_aprile.htm
il comunicato
Arrestato Bobo Aprile del sindacato COBAS a Brindisi!
Grave attacco a tutti i movimenti che vogliono cambiare questa città!
Alle prime luci dell’alba, mentre per le strade di Brindisi si muovevano i camion dell’azienda che cura la raccolta dei rifiuti, la Digos portava a termine un’operazione di polizia che nella nostra città non ha precedenti: l’arresto di Bobo Aprile, il responsabile e fondatore a Brindisi del sindacato dei COBAS e numerosi aderenti al Comitato dei disoccupati brindisini che, nell’ultimo anno, hanno condotto numerose proteste in città per ottenere lavoro, anche con assunzioni presso l’azienda della raccolta rifiuti, onde far avere a tutti i cittadini migliori servizi pubblici
I capi di imputazioni nel linguaggio dei tribunali parlano di violenza privata e interruzione di pubblico servizio, ma altri non sono che l’aver fatto manifestazioni con centinaia di disoccupati, sit-in e altre normali e pacifiche attività sindacali e manifestazioni del pensiero ma, innanzitutto, l’aver dato voce a coloro che sono ritenuti dai benpensanti di questa città, soggetti da emarginare, cittadini di serie B e utilizzabili solo come serbatoio di voti da usare strumentalmente nelle campagne elettorali, farcite di false promesse.
Bobo Aprile, insieme al comitato dei disoccupati, è stato scelto quindi come soggetto da colpire per dare un segnale forte, non solo ai COBAS, ma anche a tutti i movimenti politici e sociali che in questi ultimi mesi, con il loro impegno costante hanno dimostrato che un’altra Brindisi è possibile!
Respingiamo con forza questo messaggio e lo rimandiamo al mittente :-“ E giunta l’ora che i poteri forti, che sino a questo momento hanno fatto il bello e il cattivo tempo in questa città, si mettano l’animo in pace ! Una nuova generazione di donne e uomini vuol dare un futuro diverso a sé e ai propri figli, lottando in prima persona e non delegando a nessuno la propria vita.”-
Alle 11.30 presso la sede dei COBAS in via Lucio Strabone 38 , Brindisi, si terrà un a conferenza stampa sull’accaduto. Sono invitati i giornali, televisioni e radio, sindacati, organizzazioni politiche e associazioni e tutti i cittadini .
CONFEDERAZIONE COBAS
Medicina Democratica
Brindisi bene comune,
No al carbone
Associazione RuniRuni
Osservatorio sui Balcani di Brindisi
Pugliantagonista.it
Brindisi 12 ottobre 2011
continuano i presidi in piazza a Brindisi per chiedere la liberazione di Bobo Aprile e dei 18 disoccupati arrestati