Sta avvenendo in queste ore, in concomitanza con la Fiera del Baratto e dell’usato (il più grande mercatino del vintage di Napoli), un incontro tra una centinaia di sindaci provenienti da tutta Italia contrari al decreto legge n.133 del Settembre 2014 facente riferimento a quello che definiamo Sblocca Italia. Promotore dell’incontro il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il quale ha esteso l’invito a circa un centinaio di sindaci oltre ai numerosi movimenti contrari allo Sblocca Italia. Tra le prime adesioni quelle dei movimenti No Tav e No Triv della Basilicata.
Chiara la posizione del primo cittadino di Napoli che afferma:
« Metteremo in atto tutte le azioni presso gli organi costituzionali, a cominciare da Regione Campania e dalla Corte costituzionale, alla giustizia amministrativa e alla giustizia ordinaria in tutte le articolazioni» per impugnare lo Sblocca Italia. Oggi – ha detto de Magistris – ci sono poteri ordinari che vogliono funzionare. Renzi ci convochi anche stasera e ci sfidi sul terreno dell’ordinarietà, poi se non saremo capaci sarò il primo a dire che siamo un’armata Brancaleone».
Il primo cittadino, ribadendo che lo Sblocca Italia è una legge «incostituzionale», ha invitato il presidente del Consiglio «a ritirarla immediatamente, a modificarla. Noi – ha aggiunto – rispettiamo fortemente il Governo, ma crediamo che questo Paese debba rinascere attraverso il rispetto e la dignità di ognuno. Commissariare il sindaco di Napoli attraverso Bagnoli – ha proseguito de Magistris – è un’operazione indecente sul piano morale, politico e istituzionale su cui daremo battaglia». Il sindaco ha sottolineato che lo Sblocca Italia «apre alle speculazioni, alle trivellazioni, alle mani sulla città, mentre noi siamo per una stagione nuova che valorizzi il territorio e preservi il paesaggio».
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