Giorgiana :
“Se la rivoluzione di Ottobre fosse stata di Maggio,
se tu vivessi ancora,
se io non fossi impotente di fronte al tuo assassinio,
se la mia penna fosse un’arma vincente,
se la mia paura esplodesse nelle piazze,
coraggio nato dalla rabbia strozzata in gola,
se l’averti conosciuta diventasse la nostra forza,
se i fiori che abbiamo regalato alla tua coraggiosa vita nella nostra morte
almeno diventassero ghirlande nella lotta di noi tutte donne, se..
Non sarebbero le parole a cercare di affermare la vita,,
ma la vita stessa, senza aggiungere altro.”
39 anni fa, il 12 maggio 1977 a Roma, la compagna Giorgiana Masi fu assassinata
dalle “ squadre speciali di polizia ” al servizio del Ministro degli Interni Kossiga ,
che scatenò con leggi speciali e divieti,spiegamento di forze militari e carri armati, compagni assassinati e arrestati – la feroce repressione contro il Movimento ’77, l’unica opposizione valida al “compromesso storico”(l’asse DC-PCI a sostegno della sciagurata “politica dei sacrifici”) anticipo di quello che diverrà dagli anni ’90 il sistema liberista,tutt’ora vigente col governo Renzi attraverso le devastanti politiche di impoverimento sociale.
Giorgiana Masi non fu l’unica a cadere vittima della violenza dello Stato.L’11 marzo ’77 a Bologna un carabiniere uccideva Francesco Lo Russo .Altri compagni pagarono con la vita, ora per mano delle forze dell’ordine ora per quelle dei fascisti :per queste morti non c’è stata ancora giustizia!
La memoria-verità storica inchioda e condanna :
– Kossiga e le sue squadre speciali per l’uccisione di Giorgiana Masi;
– la canaglia fascista per gli agguati mortali a W.Rossi,V.Verbano,R.Scialabba,Ivo Zini, Benedetto Petrone,De Waure,Fausto e Iaio, Dax , Renato Biagetti
– Berlusconi per l’omicidio di Carlo Giuliani e i massacri di Genova 2001 ;
– le forze dell’ordine per i crimini commessi : nelle caserme, nelle celle dei tribunali, nelle carceri,
ai danni di decine di giovani vite, dei diversi e degli immigrati.
Il 12 maggio ricordiamo Giorgiana nell’impegno di lotta,
– CONTRO la precarietà,l’oppressione delle istituzioni, il proibizionismo,il razzismo,il militarismo e la guerra.
– PER il diritto al lavoro-reddito,alla casa,alla salute,ai beni comuni; alla democrazia partecipata