NO MONTI DAY: DOMANI IN PIAZZA A ROMA IL PAESE REALE
CONTRO LE POLITICHE DI MASSACRO SOCIALE
Attese decine di migliaia di manifestanti
Organizzati 300 pullman da tutte le regioni
Domani in piazza a Roma ci sarà un’altra Italia: il Paese reale che non
plaude Monti e dice no alle politiche che producono precarietà,
licenziamenti, disoccupazione e povertà; che dice no alle controriforme
liberiste, all’austerità e alla dittatura dell’Unione Europea e della
troika; che rifiuta la finta alternativa tra schieramenti che dichiarano di
combattersi e poi approvano assieme tutte le controriforme, dalle pensioni,
all’articolo 18, all’IMU, alla svendita dei beni comuni; che difende il
diritto alla salute, l’ambiente ed il territorio senza sottomettersi al
dominio degli affari.
Per la manifestazione nazionale, indetta da comitato promotore che raccoglie
un ampio arco di forze sindacali e politiche, movimenti, associazioni, sono
attese decine di migliaia di manifestanti da tutte le regioni, che
raggiungeranno la capitale a bordo di 300 pullman.
Il NO MONTI DAY partirà alle 14.30 da piazza della Repubblica lungo il
seguente percorso: piazza dei Cinquecento; via Cavour; piazza
dell’Esquilino; piazza S. Maria Maggiore; via Merulana; viale A. Manzoni;
via Emanuele Filiberto; conclusione a piazza San Giovanni, dove si terranno
gli interventi dal palco.
Il corteo sarà aperto dallo striscione CON L’EUROPA CHE SI RIBELLA –
CACCIAMO IL GOVERNO MONTI, dietro al quale sfileranno i rappresentanti del
Comitato promotore. Seguiranno le diverse organizzazioni sindacali,
politiche e sociali, all’interno delle quali saranno presenti le molte delle
realtà in lotta nel Paese.
Fra le ultime adesioni individuali giunte al Comitato, ricordiamo quelle del
regista Citto Maselli e di Giorgio Arlorio, sceneggiatore, che vanno ad
aggiungersi a quelle di altri intellettuali quali Giovanni Mazzetti ,
Giuseppe Prestipino, Franco Astengo, Valerio Evangelisti; di giuristi, come
Ferdinando Imposimato; economisti, come Guido Viale; insieme a Luigi De
Magistris, sindaco di Napoli, Lidia Menapace, femminista, Vittorio
Agnoletto.
Roma, 26 ottobre 2012
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