Solidarietà a Pina Elmo

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L’Assemblea del Presidio di Taverna del Re, in data 21/01/2013, ha redatto ed approvato all’unanimità il presente documento ed ha deciso di chiederne l’adesione a tutti i militanti, i simpatizzanti e attivisti dei movimenti ambientalisti presenti in Campania.

Pina Elmo, attivista del Presidio Permanente di Taverna del Re, è stata convocata in questura per la notifica di una querela per ingiurie e calunnia, presentata a suo carico da Bartolomeo Pepe, anch’egli attivista ambientalista e attualmente candidato nella lista del Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni politiche.

La suddetta querela è stata inoltrata a seguito di una disputa verbale verificatasi nel dibattito dell’Assemblea Nazionale inerente la problematica “Rifiuti” promossa dai Movimento Ambientalisti a Roma il 16/06/2012 presso l’Università La Sapienza, e a supporto delle accuse riportate, Bartolomeo Pepe ha allegato un breve video che egli stesso aveva realizzato durante i lavori dell’Assise.

La notizia di tale vicenda ha suscitato ampio dibattito in rete tra gli attivisti e i simpatizzanti delle varie formazioni ambientaliste campane, che hanno espresso piena solidarietà a Pina ed hanno stigmatizzato con sconcerto il ricorso alla querela, che fino ad oggi è stata appannaggio esclusivo delle forze reazionarie, al fine di reprimere le lotte ambientaliste.

E’ emerso nel dibattito che nonostante persista tra Pina e i militanti di alcune formazioni ambientaliste campane una diversità di opinioni, complessivamente le si riconosce profonda stima. Pertanto non è nostra intenzione esaminare nello specifico la controversia verificatasi, ne intendiamo attribuire “patenti” di militanza. Se questi fossero i nostri intenti ci saremmo limitati ad evidenziare la banalità di affidare a chiunque l’incarico di arbitrare una disputa dialettica per accertare una presunta “lesa maestà”. Essendo però stato avviato un procedimento giudiziario, nel quale sarà arbitro un magistrato, il cui verdetto potrebbe nuocere ad una o ad entrambe le parti coinvolte, stigmatizziamo il ricorso alla querela a seguito di una diatriba verbale tra militanti, che dovrebbero, aldilà della diversità delle proprie opinioni, essere uniti contro la parte affaristica delle istituzioni, che avvelena i nostri territori ed utilizza le forze dell’ordine per reprimere la lotta dei movimenti ambientalisti che sono a tutela e salvaguardia dei territori e della salute delle comunità.  Ribadiamo, quindi, che tale vicenda è di notevole gravità, sia perché colpisce una nostra compagna, alla quale rinnoviamo piena solidarietà, sia perché danneggia l’intero movimento, dando adito, a quanti mirano ad intimidire i movimenti di lotta,  ad utilizzare tale modalità in qualunque contrapposizione dialettica.

Siamo costretti quindi anche a specificare che quanto affermato da Pina in quell’occasione, se pur espresso con toni accesi (e di questo subito dopo il suo intervento  Pina si è subito scusata con l’assemblea) corrisponde ai fatti da noi verificati e di cui possiamo dare testimonianza. Bartolomeo Pepe in varie occasioni (assemblea alla Proloco di Giugliano, assemblea tenutasi presso la biblioteca comunale di Giugliano, assemblea di palazzo Palumbo a Giugliano) ha proposto al presidio,  anche utilizzando video, di fare proprie nei confronti delle istituzioni locali soluzioni impiantistiche (torcia al plasma) alle quali siamo fermamente contrari. Oltretutto, al netto rifiuto che più volte gli abbiamo manifestato e continuiamo a manifestare, rispetto a qualsiasi soluzione impiantistica e di inertizzazione o tombatura presso il nostro o altri territori dei rifiuti presenti a Taverna del Re, Bartolomeo Pepe ha risposto con supponenza che non essendo esperti del settore non potevamo esprimerci su aspetti tecnici, sminuendo il ruolo che in questi anni hanno avuto i comitati di cittadini per denunciare lo scempio che veniva perpetrato in Campania. Non si capisce quindi Bartolomeo Pepe a cosa si riferisca quando parla di calunnia. Ne ancora abbiamo capito perché Bartolomeo Pepe si è accreditato presso l’assemblea in questione come rappresentante di un comitato che già dal giorno dopo si è affrettato a smentire di avergli attribuito tale delega.

Ci esimiamo inoltre dell’esprimere considerazioni in merito al comportamento di Bartolomeo Pepe che ritiene “normale” partecipare ai lavori di un’assemblea democratica, provvisto di telecamera per poi brandire, all’uopo, le immagini riprese, a supporto di una sua personale disputa verbale verificatasi in un dibattito collegiale, nella stessa modalità di un agente della digos in servizio presso i Presidi dei nostri movimenti.  Nei tanti anni di vita del nostro movimento, spesso nel confronto dialettico sono stati utilizzati toni ed accenti aspri, ma l’idea di ricorrere alla magistratura per risolvere un dissidio interno, non ha sfiorato alcuno dei militanti. Questo incresciosa vicenda rischia di compromettere la partecipazione ed il protagonismo della gente alle nostre assemblee, di cui è indispensabile preservare il carattere di “luoghi aperti” per il confronto democratico e di “luoghi decisionali” per delineare percorsi e azioni di lotta, evitando che vengano percepite come focolai di rischi e pericoli, alimentando indifferenza ed individualismo e dando ragione ai tentativi di criminalizzazione sistematicamente messi in atto dalle forze reazionarie.

Auspichiamo, pertanto, che si riporti la “questione” nei canoni del confronto dialettico e  perciò ribadiamo a Bartolomeo Pepe la richiesta, espressa già da singoli e gruppi di militanti ambientalisti, di ritirare la querela senza chiedere alcuna contropartita. In caso contrario chiediamo a singoli militanti e a gruppi ambientalisti di unirsi a noi nel sostenere Pina in ogni modo in tutte le fasi di questa vicenda.

Presidio Permanente di Taverna del Re

Rete Campana Salute e Ambiente

Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania

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