INPS IN ATTIVO PRECARI IN PASSIVO
Giovedi 13 ottobre, nell’ambito delle giornate di mobilitazione che vedranno il loro apice nello sciopero precario europeo il 15 Ottobre con manifestazione a Roma, precari di diversi contesti lavorativi (operatori sociali, lavoratori della scuola, della sanità, disoccupati, studenti) hanno effettuato una manifestazione presso la sede principale dell’Inps a Napoli. Oggetto dell’iniziativa la truffa delle pensioni con la quale l”istituto pubblico in costante attivo di bilancio(8 miliardi di euro) saccheggia i salari dei precari senza restituirgli una pensione degna di questo nome al termine della sempre più lunga e sconquassata vita lavorativa( 120 euro sono i dati ufficiali pervenuti dai primi 200mila precari pensionati). Il presidio ha visto la partecipazione di lavoratori di diverse forme contrattuali in quanto il regime “contributivo”(che ha sostituito quello retributivo) instaurato dai “governi tecnici” degli anni novanta complica e allontana sempre più la prospettiva di una copertura previdenziale pubblica per tutti, favorendo invece le pensioni complementari gestite dai fondi pensione che alimentano il gioco della speculazione finanziaria.
Una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta dal vicepresidente della filiale locale a cui hanno manifestato le problematiche e le istanze di rivendicazione:
- La restituzione dei contributi versati sinora o la ricalibratura dei rendimenti pensionistici per i precari e per tutti i lavoratori incappati nel regime contributivo.
- La destinazione dell’attivo in costante crescita dell’inps per sostenere il reddito di tutti i lavoratori sia nei periodi di vacatio contrattuale che nei periodi lavorativi quando è al di sotto di uno standard minimo da definire.
La delegazione ha dunque simbolicamente regalato un trofeo ai dirigenti locali dell’ente con l’insegna “premio di produttività sulla pelle dei precari”– l’attivo dell’inps è dovuto in gran parte a questa contribuzione a fondo perduto che sostanzialmente liquida gestioni generose e in disavanzo come quella dei dirigenti ad esempio – affinchè si facciano portavoce di queste istanze presso i dirigenti nazionali e lo stesso presidente Mastropasqua, autore della incredibile dichiarazione di qualche tempo fa: “ se dovessimo mostrare le proiezioni dei rendimenti pensionistici ai lavoratori parasubordinati accadrebbe un sommovimento sociale”.
Nel corso della manifestazione è arrivata la solidarietà dei lavoratori Inps della CGIL – area programmatica “la cgil che vogliamo”.
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